Share

“Galleria Nazionale delle Marche” Palazzo Ducale di Urbino

“Galleria Nazionale delle Marche” Palazzo Ducale di Urbino

dettagli del progetto

 

 

Cliente : Galleria Nazionale delle Marche

Luogo : Urbino

Stato : studio di fattibilità, aprile 2017

con: Arch. Tommaso Bellucci

1_introduzione

Spazio espositivo / edificio storico; come far convivere le esigenze espositive e di conservazione delle Collezioni della Galleria Nazionale delle Marche con quelle di tutela e valorizzazione del bene architettonico? Occorre partire da questo interrogativo nel ripensare il percorso espositivo del Palazzo Ducale, dove contenuto e contenitore rappresentano due elementi dall’altissimo valore, che occorre sempre far leggere come parti distinte di un unico racconto.

Partendo dall’esame delle criticità, emerse durante i sopralluoghi, analizzati come spunti di riflessione, abbiamo elaborato un masterplan dell’intero sistema Palazzo/Galleria  che permette di avere una visione d’insieme, un’ipotesi complessiva di programmazione, per poi sviluppare il percorso espositivo del piano nobile, da inquadrare in una logica più generale, fino ad arrivare, per alcune zone di approfondimento, alla definizione dell’allestimento, dell’illuminazione e dei supporti multimediali.

2_analisi critica

A_Sovrapposizione di due realtà con esigenze diverse a volte in contrasto: gli ambienti del Palazzo Ducale richiedono un’illuminazione generale con luce naturale e l’apertura verso gli spazi esterni con viste sulla città ed il paesaggio di cui il Palazzo è parte integrante, mentre le opere della galleria richiedono una luce dedicata in grado di garantire la corretta lettura e la conservazione del bene.

B_Le esigenze espositive del sistema di allestimento possono scontrarsi con quelle di valorizzazione e conservazione del bene architettonico, l’allestimento non dovrebbe nascondere l’apparato decorativo o entrare in contrasto con gli spazi architettonici (Foto 2).

C_Nel Piano nobile esiste un unico percorso di visita, non sono previsti spazi di sosta e di approfondimento e alcuni tratti risultano critici come ad esempio il passaggio forzato in un angolo nella “Sala degli Angeli”.

D_Sistema degli impianti, frutto di successive modifiche ed integrazioni, risulta obsoleto e a volte invasivo; luci di emergenza, indicazioni via di esodo, access point, telecamere e sensori di sicurezza si presentano come elementi di disturbo rispetto al contesto architettonico ed espositivo (Foto 4, 5, 6).

E_Spesso in contrasto con gli elementi decorativi non permettendone una corretta lettura, l’illuminazione appare superata sia sotto l’aspetto tecnologico (risparmio energetico e resa cromatica) sia come estetica del corpo illuminante. L’illuminazione d’accento è presente solo su poche opere, realizzata in fasi successive e non integrata nell’allestimento (Foto 4, 6, 7, 8).

F_Sistema espositivo sebbene inizialmente concepito con elementi simili in grado di dare unitarietà all’intervento, ha subito inevitabili modifiche che si sono sovrapposte nel tempo e che non permettono di dare una lettura armonica e moderna dell’allestimento (Foto 1, 2, 3).

G_Didascalie e indicazioni di sala sono da ripensare con una nuova grafica unica per l’intero Palazzo Ducale, con scritte in formato leggibile per non vedenti e testi dedicati per i bambini (Foto 8).

H_Gli apparati di arredo quali tende e sedute risultano datate e usurate, andrebbero sostituite con elementi più tecnici e minimali (Foto 4, 7, 8).

Analisi critica

3_masterplan

3.1_introduzione

 

 

Nel ridefinire gli spazi espositivi del piano nobile occorre analizzare l’intera struttura Palazzo Ducale / Galleria Nazionale delle Marche, individuando gli accessi, i percorsi, gli spazi espositivi ed i servizi; si deve definire dove il contenitore diventa l’oggetto stesso della visita (ad esempio lo “Studiolo di Federico”, le sale di rappresentanza, gli ambienti interrati dei servizi e delle stalle) e dove il contenitore fa da sfondo al contenuto e come far coesistere le due realtà.

Nel tentativo di dare un ordine al complesso sistema museale del Palazzo abbiamo individuato dei sottosistemi che interessano sia l’edificio storico che gli spazi espositivi, contraddistinti da colori che indicano i percorsi di visita, riportati nelle didascalie.

Il visitatore potrà quindi scegliere il percorso di visita: valutare se approfondire alcuni periodi oppure visitare le sale di rappresentanza del Palazzo, preferire le mostre temporanee all’esposizione permanente della Galleria, organizzare più visite in giorni diversi.

EDIFICIO STORICO

Ambienti del Palazzo

Insieme degli ambienti nobili, degli apparati decorativi di volte, porte, finestre e camini, ma anche le stanze di servizio del piano interrato con il complesso sistema fognario.

Spazi aperti

Intesi come cortili, giardini, terrazzi e logge, oltre alle viste sulla città e sul paesaggio fruibili dagli spazi aperti o e dalle finestre.

SPAZI ESPOSITIVI

Galleria Nazionale delle Marche

Complesso delle opere posizionate al piano primo e secondo che vanno dal Medioevo al Rinascimento fino alle ultime donazioni.

Museo archeologico

Attualmente posto al piano terra, si prevede di ricollocare nei locali del piano interrato.

Mostre temporanee e sala congressi

Composto da due aree, una interna alla Galleria, con accesso direttamente dal “Cortile d’onore”, l’altra esterna con accesso da Piazza Duca Federico

Spazi divulgativi/didattici

Nuovo sistema che utilizza la tecnologia per spiegare l’architettura del Palazzo Ducale, la storia dei Signori di Urbino e dei suoi artisti e descrivere le Collezione della Galleria.

4_concept

4.1_elementi del progetto

 

 

Il progetto di ridefinizione dell’allestimento del piano nobile del Palazzo Ducale può essere suddiviso in quattro aspetti principali: sistema espositivo, impianti, illuminazione e allestimento tecnologico. Quattro punti fortemente integrati uno con l’altro, che vanno letti come elementi di un unico processo allestitivi.

SISTEMA ESPOSITIVO

Nuovo sistema concepito come elemento flessibile in grado di adattarsi alle varie esigenze espositive, ma anche di caratterizzarsi e rendere unitario l’intervento. Semplice pannello o teche con illuminazione d’accento e regolazione del microclima, addossato alla parete o appoggiato a terra, gli espositori si contraddistinguono per avere una parte inclinata a 45° per le didascalie con testi braille e QRCODE ed una fascia colorata molto stretta e quindi poco invasiva con testi studiati per cercare di coinvolgere i bambini.

I colore di questa fascia corrisponde ai percorsi/sottosistemi pensati per aiutare il visitatore ad orientarsi: oro e azzurro colori delle decorazioni dell’edificio (i colori di Federico da Montefeltro), corrispondenti a agli “Ambienti del Palazzo” e alla “Galleria Nazionale delle Marche” caratterizzano il piano primo e si alternano al verde delle viste sul paesaggio e al color porpora che contraddistingue il sistema multimediale.

La parte inclinata e la fascia colorata permettono di avere una doppia lettura della didascalia, con due diverse quote di lettura e due differenti livelli di interesse; quello dell’adulto più preciso ed approfondito e quello del bambino con maggior impatto nel contenuto e nel colore.

Per ricostruire il rapporto tra interno del Palazzo e paesaggio esterno in alcune finestre sono stati posizionati supporti che invitano il visitatore ad osservare la vista esterna, con indicazioni sul ciò che si vede, ricostruzioni storiche delle vedute o altre informazioni.

IMPIANTI

Gli impianti dovrebbero garantire illuminazione, sicurezza e servizi senza risultare invasivi per il contesto architettonico; nel rivedere il sistema espositivo si deve necessariamente ripensare al posizionamento e all’eventuale sostituzione degli elementi obsoleti.

Nel tentativo di concentrare in punti poco visibili per chi segue il senso di percorrenza della visita e di rimuovere dalle pareti quanti più elementi estranei possibili, sono stati posizionati in prossimità degli accessi colonne tecnologiche per l’alloggiamento di corpi illuminati, luci di emergenza, access point, telecamere, sensori di sicurezza e rivelatori di presenza per accensione delle luci. Compatibilmente con le predisposizioni esistenti, in un unico elemento ispezionabile ed il più neutro possibile, saranno concentrati i collegamenti provenienti dalle scatole di derivazione, mentre i componenti obsoleti, quali telecamere e lampade di emergenza dovranno essere sostituiti con nuovi sistemi.

Le colonne faranno da supporto al numero e all’indicazioni di sala, attualmente applicate direttamente sulle pareti, inoltre all’inizio di ogni sezione saranno integrati nella struttura dei touch con i contenuti della sezione stessa.

ILLUMINAZIONE

Nel cercare di conciliare le esigenze illuminotecniche del palazzo con quelle delle opere esposte, abbiamo studiato un sistema di illuminazione composto da luce indiretta generale in grado di evidenziare gli elementi architettonici e luce diretta d’accento sulle opere, dosando le due tipologie di illuminazione di volta in volta in funzione delle esigenze del contenitore e del contenuto.

Fatta eccezione per alcune sale, i diffusori ed i punti luce a parete esistenti, saranno rimossi; il sistema espositivo stesso conterrà i faretti sia per l’illuminazione delle sale, sia per quella delle collezioni.

Sulla sommità delle colonne tecnologiche e degli espositori saranno nascosti dei proiettori per l’illuminazione puntuale degli elementi decorativi, di modesta dimensione e dalla massima flessibilità applicativa, ma con un elevato flusso luminoso e bassi consumi.

Per l’illuminazione delle oper, saranno integrati negli espositori, con luce diretta dall’alto verso il basso ed in alcuni casi dal basso verso l’alto, anche proiettori a LED ad alta resa cromatica con dimmer a bordo e la possibilità di inserire sagomatori del fascio luminoso.

Per garantire il minor consumo di energia e la massima conservazione dell’opera d’arte, questa ultima illuminazione sarà attivata da sensori di presenza. Infine potrà essere valutato un sistema di variazione dell’intensità luminosa dell’illuminazione generale in funzione della luminosità esterna, sistema che però implica inevitabilmente il passaggio di nuovi cavi di segnale.

ALLESTIMENTO TECNOLOGICO

Un sistema che racchiude tutti quegli apparati ad alto livello tecnologico a supporto di nuovi contenuti multimediali, tramite i quali sarà possibile approfondire alcune tematiche del Palazzo Ducale, delle sue Collezioni, della città di Urbino e del Rinascimento in generale. Ci saranno sia aree dedicate all’approfondimento e alla didattica dove concentrare gli elementi tecnologici, che elementi distribuiti lungo il percorso e integrati con il sistema espositivo.

Posti nei vari piani, in stretto rapporto con gli spazi architettonici e con le opere esposte sono state individuate delle aree dedicate dove concentrare gli elementi tecnologici ed i contenuti digitali, che dovranno tener conto del diverso livello di pubblico che ne dovrà fruire. In queste aree è previstala presenza di personale preparato in grado di indirizzare ed aiutare il visitatore all’uso degli apparati tecnologici.

Negli ambienti del piano terra oggi destinati al “Museo Archeologico” si prevede di destinare delle sale alla prima accoglienza ideando un percorso di conoscenza del Palazzo Ducale relativo alla parte storico architettonica che prevede punti di informazione più generale con contenuti semplici e divulgativi e aree di approfondimento con contenuti specialistici organizzati ad albero. Proiettori, sale immersive, monitor touch, ma anche ologrammi, postazioni con realtà aumentate e modellini reali del palazzo per non vedenti da usare anche come base per videomapping storicizzati, queste alcune delle tecnologie da utilizzare per creare un percorso didattico in grado di illustrare il rapporto tra il Palazzo, Urbino ed il suo territorio.

In questi ambienti del piano terra abbiamo scelto di localizzare gli effetti più scenografici e di forte impatto che richiedono particolari condizioni ambientali (come ad esempio l’assenza di luce), invece lungo il percorso espositivo, dove è predominante il rapporto tra opere esposte e architettura, abbiamo preferito inserire semplici supporti informativi e di approfondimento.

Al piano interrato pannelli informativi permetteranno di illustrare il complesso sistema fognario del palazzo e le attività di servizio che si svolgevano in questi ambienti.

Lungo il percorso della Galleria Nazionale delle Marche del piano primo sono stati individuati quattro ambienti posti in zone cardine da destinare all’approfondimento di temi specifici:

  • prima sala “Appartamento della Jole”, una delle sale più riccamente decorate della parte più antica e inizio del percorso espositivo in cui si presentano i Signori del Palazzo;
  • prima sala “Appartamento dei Melaranci”, sala cieca e priva di decorazioni che collega l’appartamento con la Sopraloggia, da destinare a punto di approfondimento dello opere della “Galleria Nazione delle Marche”;
  • “Sala degli Angeli” snodo importante accessibile dalla sopraloggia e che collega l’ “Appartamento degli Ospiti” con quello del Duca  ed con il “Salone del Trono”, un percorso guidato illustrerà gli ambienti di rappresentanza e l’ ”Appartamento del Duca”;
  • Saletta di passaggio prima dell’ “Appartamento della Duchessa” in cui è previsto un approfondimento sulla vita e sulle opere di Giovanni Santi e Raffaello Sanzio.

Infine al piano secondo sarà definito uno spazio dedicato alla sopraelevazione Roversca,  alla Famiglia dei Della Rovere e alle opere della Collezione presenti in queste sale.

Oltre a queste aree dedicate, lungo il percorso espositivo saranno posizionati elementi tecnologici quali monitor touch per illustrare gli ambienti del Palazzo approfondire alcune opere quali ad esempio la “Città Ideale” o “Lo Studiolo di Federico” oppure guidare la vista del visitatore sul paesaggio oltre le finestre. Nelle didascalie delle opere saranno presenti QRCODE che permetteranno di avere in modo semplice e immediato informazioni di dettaglio sulle singole opere direttamente tramite il proprio dispositivo mobile o tablet forniti all’ingresso dagli operatori.

Nelle Soprallogge, attualmente poco utilizzate, si propone di individuare delle aree con sedute in cui un sensore permetterà di attivare una sorgente con audio direzionale, in grado di creare una suggestione sonora legata al periodo rinascimentale. Alla musica usata come sottofondo si sovrapporranno rumori di cavalli, voci della vita di corte e altri suoni provenienti dai diffusori distribuiti lungo tutto il corridoio, con un suono avvolgente e proveniente da direzioni diverse in grado di far rivivere le atmosfere del Palazzo.

Così, come il “Cortile d’Onore” che con l’apertura di nuovi ambienti e servizi è tornato ad essere il cuore del palazzo ed il centro delle attività del piano terra, le Soprallogge con l’individuazione dei nuovi percorsi alternativi e agli spazi di sosta dovrebbe riacquistare il ruolo di sistema distributivo che aveva originariamente.

L’esperienza sonora permette da un lato di aggiungere un’ulteriore attività dando un nuovo ruolo all’ambiente, ma dall’altro consente di non inserire alcun elemento espositivo, conservando la purezza dello spazio.

Nell’ottica di stimolare l’interazione con il visitatore e di utilizzare le i nuovi strumenti della comunicazione per veicolare gli eventi della Galleria, abbiamo ipotizzato un sistema che permette sia di avere informazioni sulle opere, sia di  tracciare le presenze ed i percorsi.

Tramite un sistema intelligente basato sull’interazione tra segnali bluetooth/wifi, ogni visitatore provvisto del proprio smartphone, potrà ricevere testi, audio o video che illustrano le collezioni o l’architettura in cui si ritrova.

Inoltre tramite rilevatori posti negli ingressi alle varie aree del Palazzo è possibile tracciare gli accessi e quantificare il periodo di permanenza utilizzando il Real Time Location System (RTLS) come strumento di monitoraggio.

All’uscita i visitatori potranno visualizzare su una mappa le aree in cui sono transitati e ricevere una mail con le opere viste e l’invito a ritornare a vedere le altre collezioni.

Inoltre il sistema potrà diventare un utile strumento di analisi per monitorare gli accesi ed i tempi di visita, oltre a permettere di avere un’utile mailing list dei visitatori.